Tour
delle Canadesi 22 - 23 Luglio Cinque Terre
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Ieri sera sono tornato a dormire da Katia, a
Baruccana di Seveso, c’erano con me Maria e Rosa Trivieri, le altre
ragazze dormivano una parte a Briosco a casa della zia Lena e l’altra a
Baruccana di Seveso nella casa dei suoceri di Katia. Sveglia al mattino
presto, un po’ di trambusto, Katia non trova la sua busta di plastica
blu con tutti i documenti del programma e i soldi della cassa. Alla fine
la troverà e sarà una gioia infinita … possiamo partire. Destinazione
"HOTEL
SONNO D'AUTORE"
Via Ronchetto, 13 Borghetto di Vara Tel. 018/7896552. Il Percorso
da Baruccana di Seveso a Borghetto di Vara, 280 Km circa, richiede 3 ore
passando per la Cisa. Alla guida dei due minibus Katia e Fabrizio che
non ha capito che facciamo il Passo della Cisa e tenta di prendere
l’autostrada per Genova, ma la Katia è attentissima lo richiama al
cellulare e all’ordine. Appena fuori dalla tangenziale est, imboccata
l’autostrada del sole ci fermiamo per fare colazione in un autogrill e
ci va bene perché ne troviamo uno grande con tanti bei tavoli liberi. Il
viaggio si snoda tranquillo, sulla Cisa informo le ragazze del mio
minibus (quello guidato da Katia) che stiamo attraversando una zona (La
Lunigiana) nota per i prodotti tipici, funghi, fagioli formagelle.
Alle 11:30 siamo all’Agriturismo in cui abbiamo prenotato due notti, il
tempo di consegnare le camere è già mezzogiorno, e se chiedessimo se ci
fan da mangiare? Parlo con i proprietari, entrambi gentilissimi, che mi
dicono che qualcosa da mangiare possono arrangiarla e così ci fermiamo
per il pranzo … ovviamente salta il programma preparato, la stessa
gestrice ci consiglia di andare oggi a Portovenere , visitare questa
ridente località e poi domani visitare le cinque terre dal mare con
battello da Monterosso così come prenotato. Verso Portovenere Io e Katia
sbagliamo strada proprio nei pressi di Portovenere ci inoltriamo a
destra anziché proseguire diritto e ci facciamo, seguiti anche da
Fabrizio, tutta una montagna di curve a gomito e scoscesi per poi
ritornare esattamente al punto dove abbiamo sbagliato e questa volta
imbocchiamo la strada giusta ed in un attimo siamo a Portovenere.
Porto
Venere scritto anche
Portovenere, è un
comune italiano di 3.691 abitanti della
provincia della Spezia in
Liguria. Per la sua estensione territoriale
urbana è il più piccolo comune della provincia spezzina. Dal
1997 Porto Venere, insieme alle isole
Palmaria,
Tino,
Tinetto ed alle
Cinque Terre è stato inserito tra i
patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Il nome del borgo (Portus Veneris) derivava da un
tempio dedicato alla dea
Venere Ericina, sito esattamente nel luogo in cui
ora sorge la
chiesa di San Pietro. Il nome era probabilmente
legato al fatto che, secondo la tradizione, la dea era nata dalla spuma
del mare, abbondante proprio sotto quel faraglione. Apprezzata località
di villeggiatura di fine
Ottocento e inizio
Novecento - tra i suoi visitatori più celebri vi
fu Lord
George Gordon Byron - è ancora oggi una meta
turistica di punta del panorama spezzino e ligure. A Lord Byron è
anche dedicata una grotta (la
Grotta di Lord Byron).
La prima cosa da fare andare al
Castello, le magliette che indossano oggi tutte
le ragazze riportano proprio l’arco aperto sul mare bisogna fare una
foto ricordo. Troviamo posto per i minibus ad un parcheggio un o lontano
ma ci farà bene una bella passeggiata in questo luogo incantevole. Ed
eccoci finalmente nei pressi del Castello. Le ragazze e i “ragazzi” (gli
unici nella foto senza le magliette di rito) posano all’arco che è
dipinto sul davanti delle magliette. Ma… Kelly non è paga! Vuole una
foto Lei da sola all’arco. Very very wonderful …Kelly! … Kelly! …
Kelly! Il castello, anzi i ruderi, la scogliera, il mare, la macchia
mediterranea sugli scogli … indicibile! Lo spettacolo dal castello è
indescrivibile, un mare fantastico con dei panorami favolosi, squarci di
mare impreziositi da colonne doriche, un mare piatto … appena, appena
increspato dai riflessi del sole, panorami mozzafiato delle coste. E chi
meglio di Lei, KELLY, avrebbe potuto impreziosire ulteriormente cotanto
scenario? Lei ha il fiuto per le posizioni per risaltarne la bellezza,
già di per se fantastica, interessante la vista del
golfo dei poeti dall’alto del
castello. Finestre che si aprono all’improvviso disvelando insenature
indescrivibili, ci inoltriamo poi nel budello che corre alto sul borgo
dove le ragazze possono fare dello shopping, poi tutte alla toilette
pubblica nella piazza per cambiarsi e mettersi in ghingheri per la
serata. Ed eccola la nostra VENERE, la Katia, nel suo fulgente splendore
il castello è bellissimo! Ma lei lo è ancora di più! Praticamnete … una
DEA: La DEA della Bellezza – Venere Organizzatrice. Qualcuno (Kelly)
vorrebbe fare anche il Bagno, il suo primo bagno nel mare, lo farà
domani a Monterosso, Maria all’arrivo ha voluto prenotare il ristorante
per questa sera ma poi lungo la via ne abbiamo visto uno che ci piaceva
di più e abbiamo “cambiato programma” e ristorante (sennò che gruppo
“Change the program and go” siamo?). Kelly ha un entusiasmo
indescrivibile e una fame da lupo, è un’onnivora ha ordinato 5 antipasti
diversi e, vuole assaggiare tutto (se potesse portarsi “tutto” in Canada
lo farebbe) e con la sua calma li mangerà tutti. Kelly dai! 5
antipasti? Ma li mangi proprio tutti? Al mio fianco destro Sandy e
Katia, vicino a Katia Rosa (che poi offrirà la cena a tutti) Grazie
Rosa! La Cathy non disdegna i bucatini al pesto. Son proprio buoni Né?
Shannon, sua sorella, preferisce il vino rosso. Ma … anche le altre si
difendono, l’appetito e l’allegria non mancano! L’unica che mangia poco
è Raquelle e Kim la segue a ruota! Qualcuno (Sic!) ha invece sempre il
piatto pulito … e poi … la gente si lamenta che ingrassa! Maria è una
commozione unica! Penso sia stato uno dei compleanni più belli e più
emozionanti per Lei. Ed eccoli i nostri autisti Katia e Fabrizio,
saranno stanchi anche loro. E non hanno bevuto !… devono guidare e
riportarci all’agriturismo. Maria continua a ricevere telefonate di
auguri. Poi dulcis in fundo mangia un gelato. Siamo stanchi conviene
fare ritorno. Finita la cena “al mare” si riparte per far ritorno
all’Agriturismo e poi tutti a nanna domani abbiamo la visita delle
cinque terre.
Seconda giornata alle Cinque Terre
La proprietaria dell’agriturismo ci ha
consigliato di andare coi minibus fino a
Levanto e qui prendere un treno
per Monterosso, da Borghetto di Vara a Levanto sono solo 21 km e noi al
mattino si parte presto per arrivare a Monterosso alle 10:30 per
prendere il battello che abbiamo già prenotato e che ci porterà come
prima tappa a Rio Maggiore. Alla stazione di Levanto bisogna aspettare
un po’ perché arrivi il treno … ma eccolo che arriva, tutte prendono
posto ma è solo una fermata, infatti in 5 minuti siamo in vista di
Monterosso al mare, un breve percorso a piedi ci separa dal molo (10
minuti) da dove ci dovremo imbarcare, bisogna fare i biglietti e così
perdiamo il nostro battello che era li pronto per accoglierci,
aspetteremo il prossimo, ne approfittiamo per una visita alle amiche di
Katia che sono qui a Monterosso in vacanza, sono gentilissimi, sono al
bar su in alto da dove si domina la spiaggia, ci offrono un caffè …. E
la kelly ne approfitta per fare il suo primo bagno in mare. Tutti a
godersi il Kelly show, Lei, e si vede, è emozionata come il primo giorno
di scuola, trasuda felicità da tutti i pori, le foto rendono vagamente
l’idea della felicità della Kelly. Lei bacia l’acqua come Colombo baciò,
al suo arrivo le terre d’America, alla fine si butta, vorrebbe quasi
berselo tutto e portarselo a Elliot Lake. Maria Maria! Che emozione!
Incredibile! Intanto arriva il nostro battello, ci imbarchiamo,
comincia così la loro avventura alle cinque terre. Lo spettacolo è
meraviglioso, un mare azzurro limpidissimo e panorami indescrivibili di
questi 4 paesini arroccati sugli scogli. Le ragazze hanno preso posto
nella parte alta possono così godere allo scoperto le meraviglie
naturali che via via si presentano ai nostri occhi. S’intravedono da
lontano i paesini: Vernazza, Manarola e Corniglia, ma la nostra prima
meta è Rio Maggiore, poi al ritorno ci fermeremo a Manarola e a Vernazza
mentre Corniglia non è raggiungibile né col battello, che non fa più la
fermata, ne dalla via dell’amore partendo da Rio Maggiore. Il viaggio
dura circa quaranta minuti. Ed eccoci a Vernazza, la prima fermata del
battello, ma non ci fermiamo adesso ci fermeremo al ritorno, si
susseguono poi i panorami con la torre di Manarola , la fermata a
Manarola e poi finalmente eccoci a Rio Maggiore. Le ragazze sono
entusiate , alcune quasi in estasi si godono la bellissima giornata di
sole, il cielo stupendo d’un azzurro indicibile, il trasparentissimo
mare ed i fantastici panorami. Ed eccoci a Rio Maggiore siamo arrivati,
si scende. Ci accoglie la vista del delizioso porticciolo con tante
bellissime barche colorate, finalmente vediamo da vicino anche i colori
indescrivibili delle case, ci dirigiamo verso il centro passando nei
cunicoli che menano alla stazione dello stato poi ci ritroviamo nella
via principale, qualcuna vuole fare subito dello shopping, qualcun altro
vorrebbe andare a vedere se è percorribile, come ci hanno detto, un
primo tratto ristrutturato della via dell’amore ci andrò con Maria e
Katia, le ragazze preferiscono darsi allo shopping, comperiamo anche
noi un bellissimo enorme grappolo d’uva che laviamo ad una fontanella e
che piluccheremo per quasi tutto il viaggio di ritorno. Non c’è tempo
per visitare nulla né chiesa né castello, ci dirigiamo verso la
chiesetta che visitiamo all’imbocco della via dell’amore, ne facciamo un
pezzo ma poi desistiamo e ritorniamo sui nostri passi, prendiamo una
birra e un pezzo di pizza che mangiamo seduti sugli scaloni del negozio,
entriamo in un bar per un caffè servito da una bella extracomunitaria,
poi cerchiamo di recuperare le ragazze in giro per shopping e, anche
loro, per mangiare qualcosa alla fine all’ora prevista 15:05 riprendiamo
il battello per Manarola, una sola fermata circa 10 minuti e siamo in
questo secondo posto bellissimo, si scende a Manarola , cè gente che fa
il bagno in un’acqua fantastica , più avanti dei ragazzi si tuffano da
un’altura abbastanza irta, sembra facciano a gara, ma anche noi vogliamo
fare il bagno, da il via Maria col suo show poi seguita da Katia e dallo
zio che non aveva portato il costume ma entra in un negozio e ne compera
uno rosso, poi si tuffa ma al ritorno inciampa sui gradoni e si sbuccia
tutto il braccio sinistro. Si fa un giro anche nel centro di Manarola,
le ragazze vogliono fare sempre shopping, poi si riparte alla volta di
Vernazza. Ma ormai siamo paghi, abbiamo fato una scorpacciata di Cinque
Terre, le poche foto che ho ritrovato riguardano lo Shannon shoppinh ed
il meraviglioso Tuffo della Cathy dallo scoglio prima di imbarcarci per
fare ritorno a Monterosso. Le ragazze imperversano con il loro shopping,
lo zio con il suo grappolo d’uva, così grande, sembra inesauribile
continua imperterrito a piluccare. Poi assistiamo allo Shannon shopping
e soprattutto al Cathy show con il suo meraviglioso tuffo in acqua poco
prima di imbarcarci per Monterosso, e infatti Cathy non resiste alla
tentazione e improvvisamente si lancia in acqua con un tuffo
meraviglioso, e nuota anche in modo stupendo! Siamo riusciti a
riprenderla solo alla risalita: Venere esce dalle acque dopo un tuffo
improvviso. Ma è già qui il battello per Monterosso, come fai ad
asciugarti? Presto fatto una strizzata e via! Oh che frescura! Si
ritorna così a Monterosso per riprendere il treno per Levanto dove
abbiamo lasciato i minibus. A Monterosso tutti al Raquelle show,
Raquelle oggi penso abbia raggiunto il top della felicità, questi luoghi
ancora così incontaminati, questa purezza di cielo, acqua e terre,
quest’atmosfera gioiosa le ha permesso di raggiungere un po’ di felicità
… e Lei la esprime offrendosi all’obiettivo in tantissime pose
meravigliose. E rieccoci alla stazione di Monterosso, col treno ci
riportiamo a Levanto per risalire sui minibus che ci riporteranno
all’agriturismo dove abbiamo prenotato la cena: antipasti liguri e un
assaggio (tris) di primi, rigatoni alla Carbonara, tagliatelle al pesto
e amatriciana, annaffiati con degli ottimi vini. Poi tutti a nanna,
domani si riparte presto per Pisa, una breve visita alla Piazza dei
Miracoli e poi di corsa a Milano per prendere il treno per Roma alla
stazione Garibaldi