Le sculture
Coevo alla decorazione a fresco delle volte della chiesa per opera del Grossi, è l'intervento di 'abbellimento' che vide protagonista Enrico Astorri (1859-1921), scultore di una certa fama, attivo soprattutto nel piacentino e, più tardi, nel 1913, anche presso il cimitero di Somma Lombardo, dove realizzò la tomba della famiglia Colombo. Sono dello stesso anno, il 1908, le opere principali dell'Astoni nella basilica di San Giovanni: le formelle della Via Crucis, dal disegno piuttosto retrivo e decadentista, ed i tre portali della facciata, di rame e bronzo, sovraccarichi di motivi eclettici, che illustrano in maniera melodrammatica la vita del Battista e, nei riquadri secondari, le figure degli apostoli. Autore del progetto dei battenti era stato l'architetto Camillo Crespi Balbi (di Marnate, 1860-1932), cui si deve probabilmente anche il disegno delle cornici della via Crucis. L'anno successivo, all'interno della chiesa, l'Astorri applicò delle fasce di bronzo, sia sulle lesene dei pilastri, sia sui fusti delle colonne con i nomi dei donatori: queste ultime superflue decorazioni vennero rimosse, in parte, nel 1970.