Cappella di San Giuseppe

Edificata tra l'ottobre del 1612 e il giugno 1614, la cappella a sinistra del presbiterio venne originariamente dedicata a San Giovanni Evangelista, mantenendo l'ubicazione che nella chiesa antica aveva l'altare omonimo, sede dal 1584 anche del culto dei Santi Gerolamo e Orsola.

   

Il primo dei due affreschi, a destra, rappresenta un episodio della "Legenda Aurea", San Giovanni Evangelista che fa spuntare un serpentello da una coppa avvelenata offertagli da un pagano di Efeso;  l'altro, a sinistra, presenta il Martirio di Sant'Orsola e delle vergini sue compagne. Solo nel 1856, la cappella fu "ricostituita su disegno dell'architetto prof. Pietro Olgiati" (che gią aveva ridisegnato la cappella della Madonna); venne mutata la dedicazione, trasformata in quella attuale di  San Giuseppe. Fu allora che venne asportata la tela del Lampugnani, vennero in parte mutilati gli affreschi dello stesso Lampugnani (oggi, dopo i restauri del 1978, sono nuovamente visibili e incorniciati), sulle pareti e sulle volte furono dipinte decorazioni varie (in particolare, in alto, un gruppo di angioletti) e vennero realizzati, in forme accademicamente neoclassiche, l'altare e la nicchia destinata ad ospitare la statua di San Giuseppe con Gesł bambino.

 

Ad illustrazione della dedicazione della cappella, venne commissionata a Giovan Francesco Lampugnani (pittore originario di Legnano, che visse tra il 1588 e il 1651 e fu fratello di un altro pittore, Giovan Battista, di lui minore di due anni) una grande pala su tela raffigurante San Giovanni Evangelista sull'isola di Patmos (datata 1622 f ed attualmente conservata in sacrestia), mentre sulle pareti laterali della stessa cappella, furono realizzati due affreschi la cui attribuzione alla mano del Lampugnani parrebbe fłor di dubbio, anche se "la temperatura poetica di questi lavori si č notevolmente abbassata a confronto della pala ed il pittore, anche a causa dei soggetti, importanti per la devozione dei bustocchi ma inconsueti nell'iconografģa lombarda, appare disper-sivo".