Il Campanile

II campanile, realizzato anche con il contributo del comune per la sua funzione di vigilanza e segnalazione, oltre che di torre campanaria, è da secoli un elemento determinante del paesaggio urbano ed un'opera di grande impegno tecnico ed economico in rapporto alle risorse dell'epoca. Fu costruito a partire dal 1400 ed ultimato in tempi relativamente brevi nel 1418, come dimostra un'iscrizione sopra la porta.

Ci è stato tramandato anche il nome del costruttore, un certo Pietro Francesco Crespi. Massiccio, con muri spessi 2 metri alla base su fondazioni di granito, molto alto (circa 50 metri, contro i 12 15 metri della chiesa allora esistente), con otto campiture sovrapposte su ogni faccia, bifore della cella campanaria, cuspide conica (la 'cuggia' dei documenti dell'epoca), si inserisce stilisticamente in una secolare tradizione locale (si possono citare le torri milanesi di Sant'Ambrogio, San Simpliciano, San Satiro, Sant'Eustorgio, ma anche quelle più vicine di Gallarate, Castiglione Olona, Oleggio, Nerviano e quelle successive di Legnano, Lonate Pozzolo, Varese ...).

Il mattone, tipico componente dell' architettura lombarda per oltre un millennio, si dimostra elemento strutturale efficace e duraturo, di grande espressività per il disegno a reticolo e per l'intenso cromatismo, particolarmente duttile: tutto il campanile, comprese lesene, archetti, campiture, modanature è realizzato con blocchi uguali che si combinano diversamente secondo criteri modulari.

La torre si è conservata pressoché integra,  le alterazioni introdotte nel 1765 furono eliminate dai restauri del 1886, la cuspide fu smontata e ricostruita nel 1951, le campane sostituite nel 1753 e ancora nel 1886, il primo orologio installato nel 1847.