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Ginevra Jet d'Eau

Breve vacanza a Ginevra, Agosto 2010

Era un po' di tempo che non venivo a Ginevra, mia figlia Francesca lavora ed abita qui da 4 anni e l'ultima volta che ero venuto in occasione della pavimentazione del suo nuovo appartamento, per aiutarla a sistemare il terrazzo pieno di vecchi vasi con piante di edera incancrenite in vasi di pietra pesantissimi, lei si era appena trasferita attrezzando alla buona una camera da letto, una cucina di ventura, ed un futon per gli ospiti, appena un livello più su che dormire per terra, comunque, per me, scomodissimo. Solo adesso dopo quasi un anno si può dire che abita in una  casa  ben arredata (la nostra è quasi una visita ispettiva per verificare che tutto sia a posto!).

 

Provenienti da Savognin, nei Grigioni, dove abbiamo trascorso una breve vacanza, con piccola deviazione a Obergosgen, vicino ad Aarau, per salutare il nostro amico Salvatore Cataldo e la moglie Luisa che hanno una casa di vacanza a Savognin nello stesso stabile dove ci ha ospitato la nostra amica Maristella e dove spesso anche noi abbiamo preso in affitto un appartamento per trascorrere qualche periodo di vacanza o qualche settimana bianca. Salvatore e Luisa sono sempre molto accoglienti, hanno preparato la pasta con la carne di maiale , alla moda dei calabresi, Lei è originaria di San Giovanni in Fiore, ed un' ottima bottiglia di vino. Sono molto orgogliosi della loro villetta a schiera spaziosa e ben arredata con un bel giardino ed un bell'orto. Luisa è sempre prodiga di regali, di solito articoli per la casa, per "sdebitarsi" delle bottiglie di Anice Forte che tutte le volte ci chiede di portarle dall'Italia a Savognin. 

 

E' la prima volta che ci avventuriamo in Svizzera oltre Zurigo verso Berna, all'arrivo sbagliamo strada, ci tocca tornare un po' indietro, chiedere informazioni per due volte con il nostro inglese da sopravvivenza, ma alla fine arriviamo anche se con mezz'ora di ritardo. Il tempo va verso il bello, la temperatura è salita gradualmente fino a 26 gradi, ne troveremo 28 a Ginevra. Sono graditissimi i nostri funghi raccolti a Savognin, dopo cena andiamo a letto presto, per domani abbiamo programmato un sacco di cose, ma il tempo inclemente ci perseguita, al mattino piove, anticipiamo una visita ai grandi centri commerciali per comperare le solite cose da portare a casa, yogurt svizzeri, berg muesli, tortine di noci, landjager e qualche buon formaggio tipo Tilsiter o Emmental (quello giusto) e così passa la mattinata, pomeriggio Davide ci porta in centro e ci lascia, facciamo un giro per le vie centrali che già conosciamo poi ci spostiamo sulla riva sinistra del lago, ai giardini inglesi, sempre bellissimi, che percorriamo fino in fondo, al ritorno vorremmo prendere il trenino per turisti ma bisogna aspettare 50 minuti, decidiamo allora di rifarcela tutta a piedi fino a casa di mia figlia, una bella tirata, vorremmo anche prendere un bus e ce ne sono tre che farebbero alla bisogna, ma come si fa a prendere il biglietto? ci proviamo, col nostro francese scolastico leggiamo le istruzioni sulla macchinetta distributrice alla fermata, bisogna prima scegliere la zona, ma quale zona? Ci rinunciamo, poi mia figlia ci spiega che bastava scegliere Geneve, mettere i soldi (3 Franchi) e ritirare il biglietto, facilissimo!

 

Arriviamo a casa esausti, è anche tornato il sereno ed il caldo, ma vista la pioggia al mattino non abbiamo portato nè videocamera né macchina fotografica, pazienza ci rifaremo domani. All'indomani mattina ci svegliamo presto ma fuori c'é una nebbia che avvolge tutta Ginevra, ci sarà una visibilità di pochi metri, sembra di essere a Milano in Autunno, decidiamo comunque di uscire, vorremmo andare su con la cabinovia a vedere Ginevra dall'alto, per strada mia moglie cambia idea "mi piacerebbe fare quella minicrociera che da Ginevra va fino a Losanna" mia figlia ci consiglia allora di puntare su Yvoire, un borgo medioevale molto caratteristico a circa un'ora e quaranta di battello, ci imbarchiamo, il battello è fermo all'imbarcadero Montebianco ed è in partenza, alla biglietteria ci dicono di salire "farete i biglietti una volta imbarcati" e così sarà, il cielo si è schiarito, una brezza leggera di lago rende l'aria frizzante e piacevole, guadagno un posto proprio a Prua da dove posso effettuare le mie riprese (vedi Video Ginevra 1/2/3/4), puntiamo prima sull'altra sponda all' Eau Vive passando vicino al Jet d'Eau, poi alla volta di Versoix, Coppet, Nyon e infine Nemier e Yvoire che sono nella zona francese, nell'Alta Savoia.

 

Yvoir è un borgo medioevale piccolissimo ma molto pittoresco con un bel castello, vecchie case in pietra ben tenute con balconate e finestre piene di gerani coloratissimi, scorci stupendi con negozietti e brasserie (guarda anche la view street su Google Map), il borgo lo si gira in mezz'ora, poi il tempo di prendere un gelato e di nuovo sul battello per il ritorno a Ginevra, è un battello più piccolo attrezzato con tavoli per la consumazione, io Davide e Francesca ne approfittiamo per gustarci una freschissima birra, sotto gli occhi esterrefatti di mia moglie (siamo sempre ahimé in dieta) e goderci lo stupendo paesaggio.

 

Di ritorno a casa è tornato il gran caldo, la temperatura è risalita a 28 gradi, questa sera grande grigliata sul terrazzo, ma è tanta la fame che non resistiamo alla tentazione di un landjager con un bicchierotto di Matheus rosé mentre preparo una mirepoix di pomodori per le bruschette, cui aggiungo (peccato per mia moglie che non la gusterà) un peperoncino piccante del mio orto, (togliendo i semi e le parti bianche interne) e non diamo il tempo al sole di nascondersi dietro le montagne dello Jura, e risparmiarci dei suoi dardi cocenti, alle 18:30 prepariamo la griglia, carbonella, diavoletti e phon e nel giro di 20 minuti la griglia è pronta, mentre il sole ci guarda ancora minaccioso, un pelino più in alto dello Jura, per prima cosa bruschette, wurstel e bratwurst che seccano quanto resta della povera bottiglia di rosé (o sarà evaporata per il calore?!), poi delle parisienne accompagnate da un Teroldego Rotaliano e dal disappunto di mia moglie (ma non siete in dieta?!), infine (la wùca l'é minga stracca se la sà nò de vacca!) una scamorza grigliata e poi frutta, dolce e (champagne ? "no adesso basta avete bevuto già troppo" incalza mia moglie... e così ci dobbiamo accontentare di un bell'amaro (un unicum per me, mentre Davide assaggia l'amaro di liquirizia) mentre il sole indispettito per cotanto nostro osare si tuffa dietro il Jura lasciando libero sfogo ad una brezza che rende un po' frizzante l'aria finora cocente "ecco adesso era il momento buono per la griglia!" dice Davide... <Ma, possiamo sempre ricominciare!> gli ribatto.

 

Mia moglie se avesse potuto mi avrebbe incenerito! e la Francy "Ci sono i Chorizos se volete?... incenerita anche lei! Satolli e soddisfatti andiamo a letto, domani mattina presto si riparte per Busto Arsizio, torneremo da Briga, vorremmo mettere la macchina sul treno Briga - Iselle, ma quando arriviamo a Briga, è troppo presto, bisogna aspettare 50 minuti, decidiamo allora di fare il passo del Sempione, la strada è bella, larga e spaziosa, tranne per un piccolo pezzo con lavori in corso appena prima del passo, e dopo con pendenze intorno al 10% si va giù... e mia moglie "vai piano, mi viene la tachicardia, le palpitazioni, non vedi come è ripida? così i pezzi più ripidi li facciamo in seconda col motore che urla incazzato. Una volta a Domodossola è tutto superstrada e poi autostrada e in fondo Busto Arsizio.

 

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