SANT'ANNA - TEMPIO CIVICO via Fratelli d'Italia

 

Costruire una chiesa sul posto di una immagine venerata: non era la prima ne l'ultima volta che un tal desiderio popolare nasceva, per realizzarsi. Una Pietà stava dipinta da tempo imprecisato in un'edicola a margine della strada per Fognano. Il canonico Benedetto Landriani pilotò il desiderio della gente, coordinò le offerte e i lavori, ripianò di sua tasca le spese: fu così che sorse negli anni 1710-14 la chiesa della Madonna delle Grazie -tale il titolo di partenza - con il suo portichetto ed il grazioso campanile, ben articolata nelle strutture funzionali e nelle linee architettoniche, lasciata in mattoni a vista secondo il gusto del tempo. Oggi ammiriamo stupiti le abilità tecniche delle maestranze che vi lavorarono, dirette da un architetto progettista che purtroppo rimane sconosciuto. Nel 1713 i pittori Bianchi di Varese, Salvatore e il figlio Francesco, abbellirono l'edificio, dipingendo l'Assunzione della Madonna nella volta sopra l'altare e la Gloria di lei nella cupola. Sopra l'altare è l'antica Pietà, strappata dall'edicola con il muro di supporto, ed abilmente incastonata al centro della pala d'altare, opera di anonimo, raffigurante San Giuseppe e Sant'Anna: donde l'altro nome della chiesa, che riuscì vincente. Perfetta l'integrazione tra l'architettura dell'edificio, a pianta quadrata con angoli smussati, e la sua decorazione. Da segnalare, nel presbiterio, il paliotto in scagliola e la cancellata inferro battuto. Col volgere dei decenni la campagna d'intorno divenne città. La chiesa fu restaurata nel 1880 e poi nel 1957, anno in cui venne isolata dalle costruzioni che le si erano via via abbarbicate e venne purtoppo ridotta a spartitraffico. Da anni, dopo il restauro del 1957, funziona come Tempio Civico ed ospita nomi e testimonianze del patriottismo eroico bustese.